Sconfitto ancora con il risultato di 5 a 2, il Quartu Sant'Elena vede spegnersi ulteriormente la fiammella della speranza di salvezza che ormai, solo un piccolo miracolo, potrebbe contribuire a riaccendere.
Eppure le premesse sono state abbastanza buone, infatti già all'ottavo minuto i quartesi passano in vantaggio con Tino Tocco che sfrutta nel migliore dei modi un calcio di punizione poco al di fuori dal vertice sinistro dell'area avversaria.
La partita scorre senza particolari problemi per la squadra quartese che controlla le sfuriate della compagine di Senorbì; verso la metà del primo tempo però, arriva il pareggio della Fulgor su un pallone che vaga in area di rigore quartese e che viene sospinto in rete da un incontrastato attaccante del Senorbì.
Si arriva così alla fine del primo tempo con il risultato di parità.
All'avvio della seconda frazione di gara, neanche il tempo di battere il calcio d'inizio che la Fulgor passa in vantaggio: traversone dalla fascia destra e girata dal limite dell'area che si infila nell'angolo sinistro difeso da Ettore Murgioni.
Fino a quel punto il risultato di parità ci poteva anche stare, visto l'equivalersi delle giocate prodotte dalle due squadre; il Quartu però non molla e perviene al pareggio: traversone per Tino Tocco che all'interno dell'area di rigore controlla il pallone, effettua un bellissmo diagonale verso la porta avversaria e la palla finisce in rete.
Pareggio meritato anche perchè subito dopo che l'arbitro aveva annullato un gol di Alberto Milia per una spinta sull'avversario, decisamente dubbia.
Ed eccoci arrivati alla svolta della partita: intervento in scivolata di Giacomo Ligas che si becca un cartellino giallo ed essendo già stato ammonito in precedenza finisce anzitempo negli spogliatoi.
Il Quartu risente della inferiorità numerica e subisce il terzo gol che arriva dopo un gran tiro dal limite dell'area che sorprende Ettore Murgioni.
Il quarto ed il quinto gol arrivano nel finale quando i quartesi avevano ormai speso tutte le energie psico-fisiche rimaste.
Come già detto le speranze di salvezza sono davvero minime e se il trend delle prossime partite dovesse essere lo stesso di oggi non ci si dovrebbero attendere troppe aspettative da una squadra ormai in fase calante e quasi totalmente svuotata di tecnica e di incisività.
Pagelle:
RispondiEliminaEttore Murgioni 6: Partita non proprio brillante, non foss'altro per i cinque gol subiti, anche se non ha colpe gravissime sulle marcature risente anche lui del momento no di tutta la squadra.
Manuel Spiga 6: Fra alti e bassi anche lui, fino al secondo pareggio non male poi si perde nella confusione generale e concede qualcosa agli attaccanti.
Mirko Melis 6: Come i compagni di reparto; finchè resiste si disimpegna discretamente, ma dopo il terzo gol non ha più stimoli.
Andrea Perniciano 6: Inutile ripetersi, stesso discorso per tutto il reparto difensivo.
Simone Angioni 6: Primo tempo decisamente migliore del secondo, qualche errore dovuto all'inesperienza e purtroppo in alcuni casi questa dote può essere determinante.
Marco Ortu 6: Diga davanti alla difesa ma anche lui sbaglia qualcosa come tutti gli altri compagni, ma la sufficienza c'è fino al 25° del secondo tempo, quando ancora si era in 11.
Giacomo Ligas 5,5: Fallo inutile con l'ammonizione sulle spalle; lascia in dieci i compagni e contribuisce, con questo fatto, alla sconfitta della sua squadra. Fino a quel momento uno dei migliori in campo.
Ruben Solla 6,5: Si danna l'anima, gioca decine di palloni ma ne sbaglia anche tanti; non si arrende neppure nel finale. Voto alto per l'impegno.
Alberto Milia 6: Nel corso del primo tempo non combina molto, difficoltà nel controllo della palla e pochi palloni giocabili. Nel secondo meglio, subisce parecchi falli, riesce anche a segnare un gol ma l'arbitro glielo annulla per una spinta (dubbia) su un difensore avversario.
Tino Tocco 6,5: Voto alto per i due gol segnati e per la grinta con la quale trascina i compagni, nel finale cala anche lui insieme alla demotivazione della squadra.
Nicola Cabras 6,5: L'unico che riesce a bucare la retroguardia avversaria, sulla fascia sinistra subisce una caterva di falli ma non riesce ad essere determinante.
Mattia Meloni Melis s.v.: Troppo pochi ed in una fase della partita ormai chiusa, dieci minuti che gli consentono solo di timbrare il cartellino delle presenze in prima categoria.